La maggior parte dei proprietari di cani, specie quelli che hanno “sempre avuto cani”, sono convinti che il quadrupede non vada controllato ed addestrato e che saranno in grado di gestirlo perfettamente. O comunque pensano di essere capaci di educare/addestrare con il fai da te con consigli presi qua e là su internet.
Innanzitutto qui mi preme spiegare cosa si intende per addestramento del nostro fedele amico. Non si tratta di avere un cane-soldatino, né un prigioniero o chissà ché. Quando si porta il cane da un educatore cinofilo, il corso è rivolto, per la maggior parte degli incontri, al suo proprietario. Solo una minima parte sarà di mero addestramento, perché è il proprietario a dover acquisire consapevolezza del linguaggio del suo amico ed è lui la persona che deve rendersi più interessante al mondo. L’educatore fornisce ai proprietari gli strumenti di comprensione per far sì che siano poi in grado di vivere serenamente col proprio cane per tutta la sua vita. Anche se si hanno sempre avuti cani, occorre comprendere che essi non sono tutti uguali. Razze a parte, va riconosciuta ai cani una propria personalità, delle proprie esigenze e motivazioni. È qui che viene in aiuto l’educatore. Nel riconoscere e spiegare ai proprietari come soddisfare al massimo le esigenze del singolo individuo. L’educatore non si occupa dunque solo del quadrupede ma del binomio cane-proprietario, proprio perché il cane è inserito in un contesto familiare ed è dunque fondamentale l’integrazione e la comprensione da parte di tutta la famiglia. In sintesi, un educatore guarda al benessere collettivo e non del solo cane o del solo proprietario.
Ma andiamo al discorso del controllo: sarebbe molto bello ed affascinante lasciare il nostro fedele amico libero da schemi, comandi, ecc. Sì. Ma non in un contesto urbano! Probabilmente, se vivessimo in mezzo ad un branco di cani in campagna, questi sarebbero perfettamente in grado di guidarci in tutto e per tutto. Ma poiché il cane di oggi deve vivere in un ambiente per lui non naturale, come quello cittadino, è assolutamente un dovere far sì che egli sia istruito e guidato nel vivere serenamente in questo contesto. Ed è proprio di questo che si tratta: bisogna essere una guida per il proprio cane. Esattamente come bisogna esserlo per un bimbo di 3-4 anni. Lascereste mai che un bimbo così piccolo possa scegliere per sé: quando attraversare la strada, quando mangiare, dormire ecc? Ritengo che la risposta sia no. È dunque importantissimo essere una guida per il proprio amico a 4 zampe, senza lasciarlo libero dal guinzaglio (se non nelle apposite aree dedicate), senza che decida se mangiarsi un gatto per strada, senza che decida di avere il controllo del territorio litigando con gli altri cani dei dintorni, senza che decida a chi saltare addosso, ecc. Il controllo del cane è dunque necessario per la sua tutela e salvaguardia e, di conseguenza, per il suo benessere.
Potreste anche dire che non vi importa di avere un cane educato. Certo. Però poi non dovreste lamentarvi se le passeggiate sono così stressanti (perché tira al guinzaglio) a tal punto da non far uscire più il cane se non 5 minuti per i bisogni fisiologici (rendendo tra l’altro il nostro beniamino così stressato da non essere gestibile, alla lunga, nemmeno in casa). Non dovreste lamentarvi se le persone non vengono più a casa vostra, o se il cane a casa ruba e/o distrugge ogni cosa. Potrei continuare per ore ad elencare i problemi causati da una mancata istruzione ed educazione del cane. E poi, lasciatemi concludere con questa domanda: perché i bambini vanno mandati in asilo, poi alle elementari, poi alle medie e poi al liceo, università ecc. e dal cane pretendete che sia già “laureato” a pochi mesi di vita? Non esistono insegnamenti flash e non esiste cane educato senza dedicargli il giusto tempo e le giuste attenzioni.
Un piccolo percorso con un educatore, della durata di qualche mese, è di certo il miglior investimento che si possa fare per costruire un sano rapporto fatto di amore, tutela e comprensione.
Laura Leonardi
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